Soranzo (FDI): “Le risorse del PNRR per i Centri Servizi per Anziani”

22 febbraio 2023

 

 

(Arv) Venezia 22 feb. 2023 -      “Sulla base degli ultimi dati forniti dalle Nazioni Unite, nel 2020 più di 147 milioni di persone in tutto il mondo avevano un’età compresa tra gli 80 e i 99 anni, pari all’1,9% della popolazione mondiale, con il Giappone a contare la più alta percentuale di anziani al mondo, ben il 28,4%. Secondo le stime dell’OMS, entro il 2050 sarà over 60 una persona su cinque, e l’aumento di questa fascia di popolazione sarà una delle principali sfide globali del futuro. Per l’Italia, questa sfida sarà ancora maggiore considerando che rappresenta il Paese più vecchio dopo il Giappone e si basa su un modello di tutela globale”. Sono i dati riportati in una nota dal Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enoch Soranzo che aggiunge: “Guardando al futuro e facendo riferimento alle linee guida sulla cura integrata per le persone anziane dell’OMS, dobbiamo certamente considerare l’invecchiamento della popolazione come un fattore positivo, ma è necessario garantire che gli anni in più vengano vissuti in salute e in modo dignitoso. Un sistema sanitario tra i più evoluti a livello mondiale, uno stile di vita e un modello alimentare sani hanno reso l’Italia uno dei Paesi in cui l’aspettativa di vita è tra le più alte al mondo. Un altro dato evidenziato dall’OMS è, tuttavia, che gli anziani dipendenti da cure sono 101 milioni nel mondo, e il problema della loro assistenza viene spesso trascurato da sistemi sanitari non ancora pronti per affrontare le diverse problematiche delle popolazioni della terza età. C’è quindi la necessità urgente d’introdurre approcci e interventi destinati alla cura delle persone più fragili, per fornire loro l’assistenza migliore”.

“Per questo - continua il Consigliere - ho presentato una mozione, approvata dal Consiglio regionale pochi giorni fa, per chiedere che vengano promossi dalla Regione interventi di rifinalizzazione delle risorse del PNRR, previste nella Missione 5 - Coesione e inclusione sociale, oltre a risorse per il finanziamento dei Centri Servizi per gli Anziani. I fondi stanziati dal PNRR infatti prevedono soltanto interventi per la riconversione delle RSA e delle Case di riposo per anziani in gruppi appartamento autonomi, ma - come sottolineato anche dai rappresentanti delle maggiori associazioni degli enti gestori dei Centri Servizi per Anziani - la scelta di porre l’assistenza domiciliare in alternativa alla residenzialità non può assolutamente essere condivisibile. Su una popolazione in Italia di 6,9 milioni di anziani, oltre 2,7 milioni (39,1%) presentano infatti malattie e disabilità motorie e visive, e non sono quindi autonomi. Senza poi contare le patologie che non possono essere curate a casa, come ad esempio l’Alzheimer.”